Nord Est - Audio & Tuning Club

Hi-Fi Car Stereo, Le installazioni più funzionali

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STEFY-UDINE
view post Posted on 5/1/2009, 11:45




FIAT Grande Punto by D&D 1000 watt

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Pierluigi Di Bisceglie ha scelto un nome che è tutto un programma per il suo centro: D&D 1000 watt. Tralasciando la prima parte quello che ci interessa sottolineare è il “1000 watt”, così è chiaro per tutti che cosa aspettarsi dalle sue realizzazioni. Sia ben chiaro, niente “botti” inutili: si parte sempre da una qualità timbrica elevata, magari con il supporto di una sezione di potenza sempre ben...sostenuta. Come è successo per la Fiat Grande Punto che ci presenta.

La richiesta di un impianto arrivata da Fausto, legittimo proprietario dell’auto, con le idee ben chiare e soprattutto chiaramente espresse a Pierluigi. “La mia macchina è una Fiat Grande Punto con impianto di serie che non mi soddisfa e vorrei rifare...” da qui parte un interminabile elenco (che vi risparmiamo) di caratteristiche che questo impianto deve avere o non avere. Solo un altro punto ci piace sottolineare, quando Fausto dice “sono un purista...” ovvero che può benissimo fare a meno di tanti gadget più o meno utili per concentrarsi sulla qualità audio della realizzazione.

Una sfida troppo gustosa ed intrigante, che Pierluigi non si è fatto certo sfuggire anzi a sua volta si è divertito a portare Fausto su nuovi territori, a fargli scoprire nuove soluzioni. Bene! Qualità prima di tutto, ma anche la giusta potenza per non tradire i “1000 watt”. Una delle richieste di Fausto è stata quella di poter by-passare l’impianto di serie ma, nello stesso tempo, di non perdere la connettività Bluetooth e USB disponibile dall’allestimento “Blu&Me” di questa versione della Grande Punto. Necessaria, quindi, una sorgente che garantisse una buona meccanica, ottima capacità di lettura di CD anche con file compressi, qualità generale elevata. Pierluigi si è diretto subito su Alpine, modello CDA 9885 per la precisione, al quale è stato affiancato il cd-changer relativo.

La CDA 9885 è compatibile con la tecnologia Imprint che Pierluigi ha sfruttato da subito per ottimizzare la risposta in frequenza dell’impianto secondo quelle che sono le problematiche della struttura dell’auto. Un equalizzatore “intelligente” che ha permesso di regolare e ottimizzare la timbrica generale per avvicinarla il più possibile a quella ideale desiderata da Fausto. In realtà l’impianto realizzato nasconde un altro grande “trucco”, sempre molto apprezzato dai migliori installatori: la sua sigla è Alto Mobile UCS Pro e al suo interno nasconde una delle macchine più flessibili e potenti per “modellare” il suono in auto in ogni sua più piccola frazione. Compagno ideale è un computer e relativo software di controllo che permettono (sapendolo fare, ovviamente...) qualsiasi intervento.

Per arrivare a questi grandi risultati bisogna lavorare sodo anche su tutti i piccoli particolari, grandi e piccoli che essi siano. E uno di questi è un vero e proprio punto fermo nelle migliori realizzazioni di Pierluigi: l’insonorizzazione. Il nostro amico non si tira indietro a smontare completamente l’interno di un’auto per rivestirla completamente di pannelli che possano in qualche modo abbattere i rumori e i disturbi interni ed esterni. E così è stato anche per la Grande Punto in questione: è inutile utilizzare componenti audio di qualità elevata quando risonanze e fastidi vari ne azzerano i vantaggi.

Esempio splendido di tutto ciò è, tra gli altri, la porta anteriore: completamente insonorizzata, irrobustita e rimodellata per accogliere l’eccellente coppia (per canale) di Technology LS180, con in bella vista il loro particolare cono. A questi risponde una sezione medio-alta altrettanto qualitativo, composta dal midrange Techonology LS130M e dal notissimo tweeter Technology LS29 neo. La loro collocazione è quella ideale del montante, con il centro del fuoco sapientemente indirizzato verso il centro d’ascolto; al midrange, inoltre, è stata dedicata una camera posteriore chiusa di poco più di due litri che ne amplia e linearizza la risposta in frequenza verso il basso. Una camera realizzata in legno e vetroresina, talmente ben integrata da un punto di vista estetico da sembrare una realizzazione originale. Ma Fiat se le sogna queste lavorazioni...

Musica in arrivo anche per i passeggeri posteriori che, nelle predisposizioni di serie, si ritrovano un sistema TEC SQ6K. Spostiamoci in bagagliaio, dove sono alloggiati i pezzi “pesanti” dell’impianto, oltre a cd-changer e processore ospitati nei due fianchetti contrapposti. Basta spostare lo sguardo più in basso per godersi lo spettacolo del subwoofer Tec EDX 12-D2, ingabbiato in una cassa chiusa da circa quaranta litri, il limite inferiore per un utilizzo ideale di questo splendido altoparlante. Paciosamente adagiati sul pannello inferiore del bagagliaio la doppia coppia degli amplificatori: da una parte un SPL 500.1 e un SPL 100.2 di Tec, dall’altra un Dual Mono e un Compact Four di Genesis. I primi due dedicati rispettivamente al subwoofer e al sistema posteriore, mentre i due inglesi si occupano dei midwoofer e della sezione medio-alta.

Da sottolineare che, nonostante l’affollamento di “calibri pesanti”, tutto il bagagliaio può essere facilmente spostato per lasciare libero accesso alla ruota di scorta. Un impianto dalla doppia anima: da una parte tanti watt, dall’altra la giusta qualità timbrica. In mezzo Pierluigi e Fausto entrambi felici e soddisfatti di aver realizzato un altro impianto doc il primo, di godersi una realizzazione come desiderata il secondo.
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STEFY-UDINE
view post Posted on 5/1/2009, 15:02




SEAT Leon Sound Station

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Grinta da vendere, con il supporto di motori “giusti”, estetica brillante: una volta le Seat erano le “sorelle povere” delle Volkswagen, da qualche tempo il Gruppo tedesco ha attribuito al marchio spagnolo una valenza di sportività che tutti gli appassionati di auto hanno ormai riconosciuto. Nel giro di poche, pochissime, generazioni le Seat si sono tramutate da berlinette low cost a veri riferimenti per chi cerca emozioni dalla propria auto pur senza arrivare a quanto offre…Maranello e Stoccarda.

Una di queste Seat, una Leon penultima versione, è quella che è stata sottoposta a tutte le cure del caso da Endrio Perrotta di Sound Station, noto centro di installazione di San Donà di Piave. Per la bella Leon Endrio ha progettato e realizzato un impianto di elevate prestazioni dinamiche che riuscisse a coniugare la sportività della linee dell’auto con una buona vivibilità a bordo. Obiettivo raggiunto e completa soddisfazione del nostro amico installatore!

Ovviamente per un impianto che punta direttamente alle massime prestazioni, non si può certo contare su quelle che sono le predisposizioni di serie: in questo caso Endrio non solo ha bypassato, inevitabilmente, i vani DIN degli altoparlanti ma anche per la sorgente ha preferito una soluzione molto customizzata. È partito con lo smontaggio completo della sorgente di serie, in pratica togliendo il monoblocco che si trova nella parte alta della plancia: operazione che ha coinvolto anche l’hazard e altri controlli integrati dell’auto che ora trovano posto subito sotto il piantone dello sterzo.

Al loro posto ora fa la sua bella figura un monitor da 7 pollici, elemento di punta di un sistema Siemens VDO di qualche tempo fa che Endrio ha separato per conservare solo le parti più idonee alle sue esigenze. Monitor che è stato piazzato in plancia non senza una adeguata cornice in alluminio corredata da LED rossi dalla spettacolare presenza: inutile sottolineare che la lavorazione del metallo è tutta opera del nostro amico Endrio. Il segnale audio e video per il display arriva dal lettore DVD VM 011 di Phonocar.

Se l’installazione del display è sicuramente di grande effetto scenico, che dire allora di altoparlanti e amplificatori? Qui Endrio ha voluto veramente andare sul…pesante e ha tirato fuori il meglio del suo repertorio. Fronte anteriore: qui una tasca assolutamente artigianale ospita ben tre SQ8 e un SQ4, tutti in arrivo da TEC mentre sul montante si riconoscono le sagome ben note di Technology LS Plan e Tec SQ25NS a garanzia di una gamma alta e altissima di sicuro effetto e qualità.

Per il fronte anteriore una tasca simile come struttura, seppur più ridotta come dimensioni, ospita un front-end con tripletta TEC SQ25NS, SQ4 e SQ8 per mantenere, giustamente, la stessa coerenza acustica del frontale. A tale spiegamento di forze per la sezione altoparlanti non può non corrispondere un livello simile anche per quanto riguarda i watt utilizzati. In questo caso Endrio si è affidato al nome sopra ogni sospetto di Genesis, della serie Profile che permette di avere la ben nota qualità del marchio inglese in pochissimo spazio, visto il loro profilo slim.

Problema di spazio che potrebbe non essere avvertito se decidete di installare un solo amplificatore, ma quando si tratta di piazzarne sei in bagagliaio, in compagnia di un maxi-subwoofer da SPL, allora i centimetri diventano preziosi! La configurazione elettrica dei finali è singolare e ve le descriviamo in breve. Ogni porta anteriore, quindi ogni canale, ha a disposizione un Profile Sub: si tratta di un amplificatore monofonico che, a dispetto della sigla, non funziona solo per il subwoofer ma può essere utilizzato allo stesso modo anche per la gamma intera come in questo caso così da realizzare un “doppio mono” di grandi prestazioni. Un amplificatore che può erogare 250 watt su 4 ohm e almeno il doppio su carichi più bassi, come in questo caso. Per il fronte posteriore è stato sufficiente un Profile Two. Ancora una coppia di Profile Sub, questa volta chiamati a fare il loro lavoro di alimentare un vero subwoofer che, in questo caso, è un potente e prepotente Tec EDX 12-D2, per il quale Endrio ha realizzato una cassa reflex tarata a puntino e che riesce a tirare fuori il meglio di questo straordinario altoparlante.

Ma oltre che ottime prestazioni l’accoppiata subwoofer-amplificatori è rilevante anche da un punto di vista estetico. In pratica gli amplificatori sono stati piazzati sul lato sinistro del bagagliaio in verticale e con una disposizione a “ventaglio” altamente spettacolare. Anche per il subwoofer, o meglio per il suo box, Endrio ha puntato sull’impatto visivo (oltre che sonoro) con un rivestimento simil-carbonio decisamente attraente.



FIAT Punto RORIGO'
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“Voglio un impianto che suoni bene e forte!” Punto. Anzi Fiat Punto, come quella che è passata sotto le “cure” di Maurizio Valinotti, il giovane installatore e proprietario del centro “Rogirò Hi Fi Car” a Pinerolo in provincia di Torino. Un centro nato dal nonno, poi gestito per molto tempo dal padre e ora saldamente nelle mani di Maurizio che ha portato, ovviamente, tutto l’entusiasmo e la capacità della nuova generazione. La punto in questione è quella di Manuel che ha girato la richiesta per la sua tre porte, con l’aggiunta che l’impianto avesse anche un certo tocco estetico…

L’esperienza di Maurizio in tema di Fiat in genere e Punto in particolare (c’entra forse qualcosa che siamo ad un passo da Torino…), oltre alla perfetta conoscenza dei prodotti che installa, gli hanno permesso non solo di accettare la sfida ma di rilanciare per proporre qualcosa di non troppo banale e non eccessivamente “già visto” come spesso succede per gli impianti. La struttura di base della piccola Fiat rispecchia le economie di produzione per limitare il prezzo di acquisto, per cui è fortemente consigliato, se non proprio necessario, intervenire per insonorizzare adeguatamente certe zone dell’auto per evitare che possano interferire negativamente sul risultato sonoro finale.

Nel caso attuale gli interventi maggiori hanno interessato le portiere e il bagagliaio. Inoltre per installare al meglio i componenti dell’impianto, si sono rese necessarie alcune operazioni come lo smontaggio completo dei sedili, per un passaggio dei cavi preciso ed ordinato, ma anche la rimozione della plancia, per fissare la sorgente. A tutto ciò si è aggiunta l’installazione di una tasca per poter ospitare una parte del potente sistema a tre vie previsto. Ma visto che abbiamo fatto riferimento ai prodotti è il caso di iniziare la lista di quanto utilizzato per conoscere, così, meglio questo impianto.

Per la sorgente è stato utilizzato un Clarion VRX848RVD, lettore multiformato in grado di gestire non solo i classici CD audio ma anche, utilizzando sia il monitor da 7 pollici integrato e motorizzato che un secondo monitor esterno, i film in DVD. Per bloccare adeguatamente questa unità in plancia, Maurizio è dovuto intervenire meccanicamente sulla predisposizione per adeguarla all’unità e predisporre un nuovo bloccaggio posteriore, visto che quello di fabbrica non è all’altezza di una sorgente del genere.

Anche per le porte c’è stato un po’ da…sudare. Ovviamente neanche a parlarne di utilizzare le predisposizioni di serie, visto che qui è stato previsto un tre vie ad altissime prestazioni: necessaria, quindi, una tasca. Ma neanche quelle in commercio sembravano soddisfare le esigenze di Maurizio e Manuel, per cui è stata profondamente rivista e corretta una di queste per adeguarla ad accogliere con le giuste caratteristiche la coppia Hertz HV165L e HV100, rispettivamente woofer da 165 mm e midrange a cono da 100 mm. Le modifiche hanno permesso di avere il medio perfettamente angolato e una perfetta sigillatura per il volume del woofer così da scongiurare ogni pericolo di possibili perdite. A questi due speaker è stato aggiunto il tweeter HT25 (anch’esso sempre di Hertz) posizionato sul montante.

Alla sezione subwoofer è stata dedicata la parte più spettacolare, almeno da un punto di vista estetico, con l’applicazione di pelle in tutta la zona e la presenza di due Hertz HX300D da 300 mm con doppia bobina da 4 ohm e la possibilità di gestire fino a 1200 watt l’uno. L’installazione progettata da Maurizio ha dato come risultato la creazione di una cassa triangolare configurata in bass-reflex dal volume leggermente più contenuto rispetto alle indicazioni della stessa Hertz. All’apertura del portellone i due woofer sono subito lì, in bella evidenza, con i coni che “guardano” verso l’alto con un effetto scenico decisamente efficace. Da sottolineare che, nonostante la presenza di questo doppio box, Manuel può ancora stipare, e non proprio due valigie, almeno un borsone nel suo bagagliaio.

La sezione di potenza dell’impianto può contare su una coppia Audison assolutamente di grande pregio: un LRx 1.1k per il subwoofer ed un LRx 2.4k per la sezione full-range anteriore. Il primo può spingersi fino agli 800 watt su 21 ohm, mentre per la gamma intera la potenza a disposizione è di 2x130 watt. I due finali hanno trovato posto nei fianchetti del bagagliaio, incassati nello spazio a disposizione e perfettamente a filo; un pratico sportellino ribaltabile permette un accesso a tutte le regolazioni delle due elettroniche. Al posto della batteria originale è stata utilizzata una Optima Gialla.

Alla fine il risultato (ricordate la richiesta iniziale: “Voglio un impianto che suoni bene e forte!”) è stato ampiamente raggiunto: Maurizio ha lavorato in assoluta sintonia con Manuel, non solo assecondandone le richieste, ma con le proposte che ha saputo formulare e realizzare il risultato è andato ben oltre le aspettative. Questo vuol dire affidarsi ad un bravo installatore…
 
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STEFY-UDINE
view post Posted on 6/1/2009, 17:23




Lancia Y10 by Fidelity


A SPASSO CON I SUBWOOFER
Via i sedili posteriori per far spazio a un poderoso subwoofer con doppio driver da 400 mm e coppia di mono da oltre 1.000 Watt ciascuno. Immancabili monitor, game consolle e batteria di mediobassi. Ha fatto registrare 141 dB.

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Tutti i possessori delle auto che vediamo su queste pagine sono grandi appassionati di auto come di car entertainment. Mattia è uno di questi e forse non è solo particolarmente fortunato, ma vive anche la passione in maniera particolarmente intensa. Infatti, dispone di una vettura da usare solo per gare, raduni, ritrovi con gli amici, insomma una sorta di demo-car personale. È la Lancia Y di questo servizio, appena reduce dagli ultimi interventi estetici e, quindi, in forma smagliante. Mattia possiede quest’auto da un po’ di tempo e aveva già un impianto car stereo, ovviamente più semplice. A un certo punto, però, ha avuto la possibilità di trasformare la Y10 nel suo hobby (beato lui!) e così si è rivolto agli specialisti della Fidelity di Bolzano per le nuove lavorazioni. Le richieste fatte al team del centro altoatesino, però, sono state tutt’altro che semplici: suono di riferimento, elevata pressione sonora, utilizzo di parte dei componenti del sistema precedente (peraltro ottimi), monomarca su amplificazione e altoparlanti (Audison e Focal rispettivamente), massiccio subwoofer intercambiabile con il sedile posteriore (!) e, dulcis in fundo, elevata elaborazione estetica, al punto da rendere l’impianto il pezzo forte del tuning estetico interno. Insomma, un lavoro tutt’altro che facile, ma i ragazzi dello staff capitanato da Michele Kerschbaumer, i bravissimi Mauro, Alessio ed Emil, non si sono persi d’animo e lo hanno svolto brillantemente, riuscendo addirittura a superare le aspettative di Mattia.

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Un vero spettacolo - Senza nulla togliere alle altre lavorazioni effettuate sulla Y10, quelle della parte posteriore dell’auto sono veramente spettacolari. Innanzitutto, come accennato, è stato rimosso il sedile per far posto al box del subwoofer, la cui sofisticata struttura è perfettamente integrata con quella del vano bagagli. A parte il valore della lavorazione in sé, lo staff di Fidelity va plaudito anche per aver reso il subwoofer amovibile, in modo che all’occorrenza Mattia possa rimontare il sedile posteriore. Il subwoofer, comunque, adotta una coppia di driver da 400 mm, ciascuno dei quali pilotati da un finale monofonico, e la configurazione in parallelo della doppia bobina di ogni altoparlante fa sì che ogni finale eroghi ben 1.080 Watt RMS. Inoltre, la cassa in MDF da 25 mm rivestita in similpelle, ha il volume interno separato per ciascun driver, che così lavora in un volume netto di circa 40 litri: non è molto, ma è il risultato di un progetto volto a soddisfare i gusti musicali di Mattia. Il taglio dei due ampli mono del subwoofer è ovviamente attivo, ma in tutto l’impianto gli installatori hanno adottato una configurazione inedita e molto efficiente: anziché impiegare un solo crossover elettronico, hanno sfruttato l’opzione dei moduli aggiuntivi offerta dagli amplificatori VRx e così ogni finale (anche quelli del fronte anteriore) è dotato della sua scheda crossover (HL24, con filtro hi/low-pass a 24 dB), oltre a quella dell’equalizzatore parametrico (PRM3) e del controllo di fase (PC36). Il taglio sul subwoofer, comunque, è a 60 Hz. L’installazione è, come detto, molto curata e spettacolare, con i due ampli mono installati sulle fiancate posteriori (insieme ai rispettivi condensatori) e il box che si integra senza soluzione di continuità nella complessa struttura del vano bagagli, giocata sul contrasto tra la similpelle blu e gialla con il logo VRx in rosso e l’incastonatura dei vari elementi. Sul fondo troviamo uno degli ampli del fronte anteriore e due dei quattro condensatori totali (l’impianto di alimentazione è stato particolarmente curato per far esprimere al meglio l’intero sistema audio), mentre sui lati ci sono rispettivamente l’altro VRx anteriore e i distributori di corrente, inseriti in una sorta di vetrinetta. Ovviamente vi sono numerosi neon installati nei punti strategici, oltre a un monitor LCD incassato a fianco del logo VRx. È il display della Playstation utilizzato per metter su veri e propri tornei durante gli incontri con gli amici e, anche se non è molto ampio (5,6”), è solo l’inizio, perché Mattia sta studiando con Fidelity una soluzione per installare un monitor nettamente più grande.

Timbrica & dinamica - Vista la configurazione del sistema stesso e dell’auto, non c’è fronte posteriore; in compenso quello anteriore è decisamente corposo. La configurazione è “solo” a tre vie, ma con una sezione mediobassi poderosa, composta da ben quattro altoparlanti da 165 mm in portiera, oltre a midrange a cono e tweeter installati anch’essi in portiera ma in posizione più elevata (il tweeter si trova in una posizione acusticamente molto favorevole, nella parte anteriore alta della portiera). La configurazione elettrica vede i midwoofer collegati misto serie/parallelo per un carico di 4 Ohm pilotato da un finale dedicato, mentre midrange e tweeter hanno un crossover passivo a 12 dB realizzato a hoc e un altro finale a loro riservato. Come già detto, ogni amplificatore dispone di moduli interni per taglio attivo, equalizzazione e fase. Per quanto riguarda le lavorazioni, quelle effettuate in portiera seguono la falsariga di quanto visto nel vano bagagli, sia dal punto di vista estetico che della costruzione. Le portiere, d’altronde, come la maggior parte della struttura della Y10, sono state irrobustite e quindi abbondantemente trattate con materiale insonorizzante (rispettivamente Fonomat e Fonogel di AZ Audiocomp), e la struttura che ospita gli altoparlanti è in MDF da 16 mm. Anche in questo caso il rivestimento è in similpelle e, se nel vano bagagli era stato ricreato il simbolo VRx degli amplificatori, qui c’è la “F” stilizzata di Focal (altoparlanti). Questo simbolo, tra l’altro, è a rilievo e dietro nasconde quattro led che si illuminano a partire da un certo livello di volume, creando un effetto davvero suggestivo. Più semplice (si fa per dire!) il parco sorgenti, composto dall’irrinunciabile sintolettore con monitor integrato, installato in plancia nel vano standard, corredato di sistema di navigazione, tuner TV e la game consolle. Infine la cura del particolare (già a cominciare dal cablaggio, come accennato in precedenza) e la taratura sono davvero perfetti, frutto di lunghe sessioni di ascolto volte a trovare il set-up migliore.

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CONCLUSIONI - Non stentiamo a credere che Mattia sia più che soddisfatto della realizzazione e anche la sua ragazza Sabrina è rimasta estremamente colpita dalla Y10. D’altronde dal punto di vista estetico il lavoro è estremamente ben fatto, nel migliore “tuning style”, mentre da quello delle prestazioni il sistema è semplicemente strepitoso. In pratica si tratta di un sistema audio, perché la parte video è un po’ in secondo piano, ma l’ascolto rappresenta davvero un’esperienza da brivido: chiedere a chi ha visto questa Y10 nei vari raduni… A breve sono previste nuove integrazioni perché Mattia, da bravo appassionato, non è mai pago; comunque già a questo punto possiamo complimentarci ancora una volta con i ragazzi della Fidelity, un centro di installazione tra i più quotati di tutto il panorama nazionale e più che mai all’avanguardia.


LA PROVA D’ASCOLTO - L’impianto nasce da richieste di massima qualità sonora ed elevata pressione. Alle fine, ferma restando la qualità del suono, ci si è trovati anche con un sistema da SPL, visto che nelle varie uscite ha fatto registrare più volte 140 dB fino ai 141 dB dell’ultimissima misurazione. E l’ascolto tradisce immediatamente queste qualità, soprattutto a volumi di ascolto bassi e medi, nei quali l’impianto esibisce una timbrica morbida e rotonda degna dei migliori ascolti “audiophile”. Alzando il volume, il sistema diventa più grintoso ma non perde in piacevolezza, perché non è mai sguaiato o troppo duro ma semplicemente potente, con impostazione giovane e moderna. Superba la gamma mediobassa, solidissima e veloce; ricca e cristallina la medio-alta; immanente la bassa, a tratti esuberante. Vincente, comunque, la scelta di tararlo in controfase rispetto al fronte anteriore e nel complesso della riproduzione assicura un’ottima omogeneità. Davvero un bell’ascoltare, insomma, di quelli che lasciano il segno!



ELENCO COMPONENTI

Kenwood KVT-727DVD – sintoDVD/CD/MP3 con monitor 7”

Coral NTE-3000 – crossover elettronico 2-3 vie

Signat Fury 600 (x 2) – amplificatore 2 x 100 WRMS/4 Ohm

Audison VRx-1.500.2 – amplificatore 1 x 560 WRMS/4 Ohm

Audison VRx-2.400.2 – amplificatore 2 x 250 WRMS/4 Ohm

Audison VRx-2.250.2 – amplificatore 2 x 160 WRMS/4 Ohm

Focal Polyglass 40 V2 (x 2) – subwoofer 400 mm

6 K3P (x 8) - midwoofer 165 mm

Focal 4 K Slim (cp) – midrange a cono 100 mm

Focal TN-51 (cp) – tweeter 49 mm

Optima Yellow Top – batteria ad alta capacità

Condensatore (x 4) Dietz Cap 1F

Cablaggio Audison Cable/Connection



Phonocar su Alfa

Monomarca Phonocar da 3.000 Watt per stupire. Tuning estetico semplice ma molto aggressivo. Splendide lavorazioni artigianali per accogliere ben 16 altoparlanti. Ecco la divertentissima Alfa 156 di Roberto, un “ragazzo” di 50 anni...
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La vettura di questo numero ci era stata segnalata dalla stessa Phonocar e, dalle foto arrivate in redazione, ci sembrava la “solita” auto dimostrativa: piena zeppa di componenti e, quindi, poco realistica, per quanto performante. Invece, arrivati al centro di installazione Hi-Fi Car Boccolucci, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’auto, ma soprattutto dalle capacità di questo professionista che opera alle porte di Roma. A eccezione della sorgente e di qualche componente ausiliario, il sistema è interamente firmato Phonocar. Mauro Boccolucci è un fan della Casa emiliana in quanto ritiene che il catalogo offra un ottimo range di componenti in grado di soddisfare qualsiasi esigenza a prezzi onesti. E’ già da qualche anno che, a nostro avviso, Phonocar propone altoparlanti e amplificatori di altissimo livello, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni, senza contare che questi componenti vantano anche dei costi abbordabili. Per questo, sia gli amplificatori sia gli altoparlanti sono Phonocar, tutti delle linee top: Fiveline per i finali di potenza e Pro Tech HCF per i trasduttori. Viste le richieste del proprietario, l’installatore ha progettato un impianto di notevole impatto, sia dal punto di vista dinamico che della struttura, il tutto arricchito da un’installazione estremamente curata e con supporti artigianali di altissimo livello: la specialità di questo centro di installazione! Il fronte anteriore cura molto il divertimento e per questo contempla ben tre midwoofer da 165 mm per portiera, cui si affianca un midrange da 130 mm e, sul montante, un “classico” tweeter da 25 mm. Il pilotaggio è interamente in multiamplificazione e infatti Mauro Boccolucci ha scelto addirittura un PH-2000 Dream, il colossale otto canali di casa Phonocar. In particolare, i canali da 50W sono stati riservati a midrange e tweeter, mentre quelli da 150W (messi a ponte per una potenza RMS di oltre 250W) si dedicano ai midwoofer, collegati misti serie/parallelo in modo da non presentare un carico eccessivamente basso al finale. I tagli crossover sono sempre a cura del Dream, che dispone di crossover elettronico multiplo integrato. Più semplice il fronte posteriore, strutturato sul canonico 2 vie con midwoofer da 165 mm e tweeter da 1”; a breve, comunque, è prevista l’adozione di un woofer da 200 mm in luogo del midwoofer. Il sistema adotta un filtro passivo realizzato ad hoc, mentre il pilotaggio è affidato a due amplificatori messi in mono (uno per canale) per una potenza di ben 400W/ch, utile in chiave SPL, e un’eccellente separazione stereo. Non è da meno il subwoofer: costruito attorno a due efficientissimi (94 mm) driver da 320 mm della serie Hi-Tech, è in configurazione bass-reflex, con il box ben integrato nel vano bagagli. I due trasduttori hanno il volume di lavoro separato da 40 litri ciascuno. I condotti di accordo, inoltre, non sfogano nel vano bagagli ma direttamente nell’abitacolo; per questo intervento l’installatore ha realizzato due aperture molto coreografiche nella cappelliera grazie a una bella struttura in MDF e resina. Al pilotaggio dei subwoofer provvede un amplificatore mono specializzato, che in questo caso si trova a lavorare su 2 Ohm per una potenza di 1.300 Watt RMS. A proposito di vano bagagli, anche qui Mauro Boccolucci ha dato prova delle sue capacità artigianali. Infatti, oltre al subwoofer che sembra un tutt’uno con lo stesso bagagliaio, e all’ottima finitura estetica, anche gli altri amplificatori si trovano ben incastonati sul fondo e sui lati per garantire il giusto colpo d’occhio senza compromettere la capacità di carico. Ad assicurare la giusta riserva energetica agli amplificatori nei picchi violenti, ci pensa un supercondensatore da 1 Farad, anche questo incastonato nel vano bagagli. La regia di tutti gli amplificatori è affidata a un crossover elettronico Phonocar che Boccolucci ha opportunamente modificato per rispondere alle esigenze di questo impianto, mentre il parco sorgenti è improntato all’audio/video. Il cuore di tutto è l’unità Clarion in plancia, che nel classico apparecchio 1-DIN integra monitor da 6,5”, radio e controller. Il supporto audio, invece, è assicurato da un CD changer, mentre per il video ci sono un TV tuner e una game console Sony Playstation 2, che fa anche da sorgente DVD per i film. Il car entertainment deve essere prima di tutto divertimento e questa Alfa 156 ne è un ottimo esempio. Ma a parte l’esuberanza acustica, in grado di conquistare tutti gli appassionati del genere, il sistema offre altri spunti interessanti. Innanzitutto ci conferma ancora una volta l’ottimo livello dei componenti Phonocar, quindi ci dimostra come sia possibile realizzare un impianto molto potente senza spendere cifre esagerate e, last but not least, ci fa conoscere le capacità di Mauro Boccolucci. Questo installatore è soprattutto un appassionato e perciò intuisce le richieste dei clienti e sa tradurle nella pratica; inoltre è uno specialista delle lavorazioni artigianali, che non costituiscono solo un valore aggiunto ma rappresentano un vero e proprio componente che incide sulle prestazioni e sull’estetica. LA PROVA D’ASCOLTO - Mauro Boccolucci ci avverte: “la taratura è volutamente spigolosa perché il proprietario desidera stupire gli amici più che ascoltare la musica dal punto di vista timbrico”. In effetti, sin dalle prime battute di ascolto si avverte una certa esuberanza, soprattutto sulla gamma bassa e mediobassa; ciò nonostante l’impianto è divertente e anche piacevole da ascoltare. Certo, non si tratta di un sistema da ascolti raffinati, ma con la musica leggera e la disco è tutt’altro che sguaiato. Anzi, l’impostazione frizzante lo rende perfetto per questi generi, mentre la qualità della componentistica mantiene la resa acustica comunque ricca e precisa: potremmo dire una discoteca davvero molto curata! Mauro ci confida che in futuro spera di effettuare una taratura più audiophile e siamo certi che allora l’impianto potrà esprimersi al meglio, soprattutto con un mediobasso più secco preciso e un basso più modulato e diaframmatico. Con i film, invece (utilizzando la Playstation come sorgente a/v), l’impostazione brillante permette di godere al meglio dei DVD-Video, con sensazioni da grande cinema.

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ELENCO COMPONENTI Clarion VRX-613 - sintocontroller con monitor 6,5” Clarion DCZ-628 - multilettore CD 6 dischi Clarion TTX-7501 – TV tuner Phonocar PH-913 - crossover elettronico a 2 vie Phonocar PH-2000 - amplificatore 4 x 150+4 x 50 WRMS/4 Ohm Phonocar PH-5130 (x 2) - amplificatore 2 x 130 WRMS/4 Ohm Phonocar PH-5200 - amplificatore 1 x 1000 WRMS/4 Ohm Phonocar 2/791 (x 2) – subwoofer 320 mm Phonocar 2/705 – (x 3) midwoofer 165 mm Phonocar 2/703 – midrange 130 mm Phonocar 2/420 – tweeter 25 mm Phonocar 2/710 – woofer 200 mm Phonocar 2/414 – tweeter 25 mm Cablaggio Phonocar

 
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STEFY-UDINE
view post Posted on 7/1/2009, 13:36




MINI Cooper by Planet Music

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ROBA FORTE
Una Mini può diventare una sala da concerto live viaggiante senza che l’abitabilità risulti compromessa? Impossibile, vero? Eppure Planet Music c’è riuscito, installando addirittura 8 woofer da 200 mm, 2 sub da 15” e 5.000 Watt di potenza! Francesco Barbitta è uno di quei (bravi) installatori con i quali è un vero piacere parlare. Non è un caso, infatti, se è arrivato a questa professione unicamente per passione. Passione per la musica in auto ben riprodotta, dal momento che la specializzazione del centro sono gli impianti di impostazione “audiophile” ad elevato contenuto artigianale. Visto il fenomeno dei raduni tuning, però, sono sempre di più gli appassionati che chiedono all’installatore romano impianti esuberanti per essere trasformati in discoteche mobili durante queste manifestazioni. La Mini del servizio è una di queste, anzi, forse è la più incredibile e rappresentativa del genere.



Un van in una Mini


La Mini Cooper è la prima auto di Davide, giovane appassionato di tuning e car stereo. Subito dopo l’acquisto la sottopone a interventi di tuning: un bel kit estetico completo di Orciari, arricchito dai fanali posteriori bianchi (della linea di accessori Mini) e dai cerchi da 17” TSW modello Pace abbinati a pneumatici Yokohama. Inoltre ci sono alcuni particolari cromati (tra cui i retrovisori esterni), nonché lo scarico Ragazzon e i dischi freno baffati Tar-Ox sia all’anteriore che al posteriore. Internamente troviamo solo i pedali sportivi Momo ma… c’è l’impianto! Infatti, Davide per la sua Mini desiderava anche un’importante opera di tuning audio. La scelta di affidarsi a Planet Music è stata più che naturale, visto che il papà è un cliente storico del centro. Davide voleva un impianto “divertente, efficiente, dal grande impatto ed esteticamente molto curato”, ma non aveva ben chiara la tipologia finché non ha ascoltato un furgone equipaggiato con 24 driver da 380 mm. E’ stato amore a prima vista e ha voluto lo stesso risultato sulla sua Mini. Così torna da Planet Music e chiede a Barbitta se “può raggiungere quei livelli”. L’installatore non fa una piega di fronte a una richiesta del genere, anzi gli risponde “proprio così no, però ci puoi arrivare molto vicino!”. Ed è stato l’unico, perché nel frattempo Davide aveva consultato anche altri installatori che avevano escluso la fattibilità della cosa: “E’ impossibile –gli avevano detto– bisognerebbe montare troppi componenti e sulla Mini non si può”. Davide chiede anche un sintomonitor come sorgente e affida l’auto a Planet Music, lasciando per il resto carta bianca. Barbitta non ha dubbi sulla configurazione né sui componenti e per raggiungere un risultato simile a quello del furgone si affida a componenti che conosce bene. L’idea è di sviluppare un sistema fuori dai soliti schemi, un poderoso 2 vie + sub pilotato da una valanga di Watt. Naturalmente si tratta di un 2 vie di stampo professionale, che l’installatore configura come 4 woofer da 200 mm e doppio tweeter a tromba per canale. I componenti scelti sono i Ciare della linea Professional e per il pilotaggio si ricorre a una soluzione ridondante: un ampli mono per ogni canale dei midwoofer (che lavora su 1 Ohm per un’erogazione di 700 Watt RMS) e uno stereo usato a ponte sui tweeter. Questi hanno un’impedenza di 8 Ohm ma, essendo collegati in parallelo, presentano all’amplificatore un carico di 4 Ohm, sul quale il finale riversa 300 Watt RMS. Soluzione a tema per il subwoofer, che contempla due driver da 380 mm pilotati da un amplificatore monofonico: la configurazione è con le bobine in parallelo e ciò significa che l’ampli “vede” un carico di 2 Ohm che gli permette di erogare 3.000 Watt RMS. I due driver sono installati in box di circa 70 litri in sospensione pneumatica per problemi di spazio (la cassa chiusa è più compatta rispetto alla reflex e il vano bagagli della Mini non ha certo spazio da vendere…). Detta così sembra facile, però…



Vere acrobazie


… però montare il tutto sulla Mini e farlo suonare a dovere è stato un’autentica impresa. Infatti, Francesco Barbitta ha dovuto smontare interamente e ricostruire gli interni dell’auto per installare l’impianto. Il vano bagagli è stato sfruttato al millimetro, con l’ampli del subwoofer nel doppiofondo, i due finali stereo dei tweeter incastonati nei fianchetti e il box a occupare tutto lo spazio a disposizione. Al posteriore, vista la ridotta volumetria e l’esiguo spazio, si è preferito soprassedere sul fronte posteriore e i fianchetti sono stati usati in modo più opportuno per alloggiare gli amplificatori monofonici dei midwoofer. D’altronde, non c’era proprio altro spazio! Ben più complessa la situazione in portiera. Per installare la bellezza di 4 woofer da 200 mm e due tweeter tutt’altro che compatti (la flangia ha un diametro di ben 130 mm) in ogni portiera, Francesco e il suo staff hanno dovuto non solo costruire un supporto ad hoc, ma addirittura calibrarlo al millimetro. Infatti, l’intera struttura che ospita gli altoparlanti è sagomata in modo da “incastrarsi” alla perfezione con il lato del sedile e del cruscotto, per agevolare la chiusura della portiera. Naturalmente, è stata necessaria un’importante opera di irrobustimento e insonorizzazione per evitare vibrazioni e risonanze, mentre la struttura artigianale è realizzata in MDF e vetroresina. Non sono state adottate griglie sugli altoparlanti in quanto il proprietario, da vero appassionato, voleva avere i componenti a vista. Spesso, vetture così marcatamente esuberanti peccano di finiture, ma non in questo caso. A partire dalle portiere proseguendo con i fianchetti laterali posteriori fino al vano bagagli, ogni particolare è stato curato con estrema attenzione e, oltre all’integrale rivestimento con similpelle rossa e nera, il tutto è stato effettuato dallo stesso centro di installazione. L’impianto è completato, come detto, da un sintoDVD con monitor integrato abbinato a un crossover elettronico Coral opportunamente modificato dall’installatore per adattarsi alle esigenze di questo particolarissimo impianto. Naturalmente, il cablaggio è stato tenuto in debita considerazione, con un sensibile surdimensionamento della parte dell’alimentazione per evitare cadute di tensione o pericolosi cedimenti, viste le elevatissime correnti in gioco. Anche la batteria è stata sostituita con una Optima, un vero must negli impianti di pregio.



Conclusioni


Sulla carta questa realizzazione è notevole, ma dal vivo è veramente straordinaria. Infatti, quando si apre la portiera o si abbassa il portello del vano bagagli, si rimane a bocca aperta per la quantità dei componenti installati, per la loro esuberanza e, soprattutto, per la qualità delle lavorazioni. E poi, una volta inserito un CD nel lettore e alzato il volume è un’autentica esperienza! Fa piacere vedere un sistema di questa tipologia firmato Planet Music, perché se erano già ben note le capacità del centro romano per gli impianti di stampo “audiophile”, ora lo sono ugualmente per quanto riguarda le realizzazioni da elevata pressione sonora. Oltre alla possibilità di effettuare qualsiasi tipo di lavorazione estetica, questa è un’opportunità imperdibile per gli appassionati di tuning, che possono affidarsi a Planet Music sicuri che la loro auto risulterà arricchita dall’installazione e sarà estremamente appagante sul piano delle prestazioni. E non è cosa da tutti i giorni!


LA PROVA D’ASCOLTO


Chiedo a Francesco Barbitta “come suona?” e lui mi risponde “fa casino, un sacco! Ma non possiamo alzare troppo altrimenti mi sparano”. Con queste premesse ho effettuato il test d’ascolto di questa Mini, sicuro di trovarmi di fronte a un impianto vigoroso che somigli più a un sistema P.A. che a uno car stereo. Effettivamente, dalle primissime battute si avverte l’esuberanza del suono, tutt’altro che sguaiato. Infatti, la riproduzione è corposa ma anche dettagliata e molto precisa, merito dei componenti di derivazione professionale e della taratura perfetta per il contesto richiesto. Nonostante l’impostazione a due vie, infatti, dalle solidissime mediobasse fino alle alte più frizzanti altissime, la gamma audio è completa di ogni particolare sostenuto da una dinamica a dir poco travolgente. Personalmente avrei preferito un basso più modulato e profondo, ma il proprietario ha richiesto una simile impostazione ed è molto soddisfatto del risultato e questo è ciò che conta. In conclusione, è un impianto da elevate pressioni sonore ma è pensato più per gli ascolti divertenti che per l’esibizionismo.



ELENCO COMPONENTI
Alpine IVA-D300R – sintoDVD/CD/MP3 con monitor 7” Coral NTE-3000 – crossover elettronico 2-3 vie Signat Fury 600 (x 2) – amplificatore 2 x 100 WRMS/4 Ohm Signat Rage M1200 (x 2) – amplificatore 1 x 330 WRMS/4 Ohm Earthquake PHD-3 – amplificatore 1 x 3000 WRMS/2 Ohm MTX T-8115 (x 2) – subwoofer 380 mm Ciare CM-200 (x 8) - woofer 200 mm Ciare PT-262 (x 4) – tweeter a tromba 26 mm Optima Yellow Top – batteria ad alta capacità Cablaggio Caliber



FIAT 500 by Xtreme car audio

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UN CARICO DI VIDEO

Ben quattro display LCD sulla piccola Fiat, per un totale di 40”. Al fianco di un video tanto esuberante, audio da 750 Watt e tanto altro ancora per una realizzazione simpaticissima!

La storia di questa 500 è per certi versi unica. È stata la prima auto di Diego, l’attuale proprietario, a 18 anni, e oggi che ne ha 52, la vettura è ancora sua. Nel frattempo l’ha venduta e riacquistata ben cinque volte e, dopo un grave incidente, l’ha rimessa a posto, riverniciata e quindi tenuta ferma per ben 15 anni. Poi, però, ha capito quanto amore provava per la piccola Fiat e ha deciso di farne qualcosa di speciale. Sono arrivate prima le fiamme sulla carrozzeria, quindi l’alettone posteriore tipo Porsche 911 Turbo, al quale ha fatto seguito la cromatura del motore e il rivestimento dell’intero vano con alluminio rivettato. Tutto è stato eseguito dallo stesso Diego, che è titolare di una carrozzeria in provincia di Pordenone

Tuning senza fine
Naturalmente Diego si è dato da fare anche all’interno. Prima di tutto ha eliminato il tunnel centrale, quindi ha realizzato ex novo la pedaliera e ha sostituito i sedili, prelevando il divano posteriore da un’Alfa Coupé e quelli anteriori addirittura da una Clio Sport. Ha anche rifatto quasi interamente il cruscotto, dove ha inserito la strumentazione Abarth con tanto di manometri aggiuntivi e adottato un volante sportivo. Non mancano una serie di interruttori “baby-go”, mentre i nuovi rivestimenti sono stati applicati in concomitanza con l’installazione dell’impianto, grazie alla regia di Moreno Zanon di Xtreme Car Audio e al contributo di un bravo tappezziere locale. Diego, comunque, da buon appassionato, non è mai pago e così a breve sono previste altri interventi. Il primo e più clamoroso è l’adozione di un sistema di mescita di birra alla spina, con il rubinetto che fuoriesce da uno dei vetri posteriori, mentre a seguire ci sarà il trapianto di motore. Inoltre ha appena finito di ultimare un bicilindrico 650 preparato (nuova distribuzione più spinta, valvole in titanio, condotti lavorati, albero motore equilibrato) che garantirà maggiore potenza. Questa non sarà necessaria tanto per avere prestazioni superiori, ma piuttosto per permettere l’adozione di un climatizzatore, prelevato da una smart. Tra i prossimi interventi è previsto anche il montaggio dell’idroguida e dei freni a disco… Diego comunque ha detto che sarà difficile fermarsi e quindi di tanto in tanto ci sarà qualche nuova modifica.

Potenza e divertimento
Con la sua 500 letteralmente rinata, Diego non si è solo divertito ad andarci in giro e fare scampagnate, ma ha iniziato anche a frequentare raduni monotematici e non. Qui si è accorto che, per quanto ben realizzata, la sua 500 mancava ancora di qualcosa: l’impianto car entertainment. E sempre ai raduni, osservando le varie installazioni e chiedendo in giro, è venuto a sapere che poco lontano dalla sua carrozzeria/officina c’era un centro di installazione particolarmente valido: Xtreme Car Audio di Moreno Zanon. Al bravo installatore friulano è stata dunque affidata la 500 con la richiesta di un sistema audio/video potente senza raggiungere pressioni da gara SPL (“che si faccia sentire...”), divertente ma tale da non intaccare la funzionalità dell’auto. Contestualmente, il proprietario ha richiesto anche una rivisitazione dell’estetica dell’abitacolo, approfittando giustamente delle lavorazioni per l’impianto. Alla luce del sistema completo, possiamo dire che Moreno Zanon ha svolto proprio un gran bel lavoro (non avevamo dubbi, dopo quanto visto con la Toyota Celica, Elaborare n° 92), ma il tutto assume ancora maggior valore dato che Diego, oltre alle richieste menzionate, ha anche imposto un budget all’installatore. Per questo, Moreno ha scelto componenti dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, che in alcuni casi sono degli autentici best buy. Insomma, è riuscito nella non facile impresa di non scadere nell’economico, mantenendo elevata la qualità e umani i costi. Così per gli altoparlanti ha scelto Ciare e Hertz, Audiosystem per l’amplificazione, Audiomedia per la sorgente e Hardstone, Macrom e addirittura Alpine per i monitor. Infatti la piccola 500 dispone di addirittura cinque display LCD, da 5 a 19”, ma andiamo con ordine... Per mantenere intatta l’abitabilità della piccola Fiat e lasciare spazio a futuri interventi, Moreno non ha potuto strafare con gli altoparlanti. Ovvia, quindi, la configurazione due vie dell’anteriore ma geniale. Innanzitutto il midwoofer da ben 250 mm che garantisce vigore e corposità, mentre il tweeter è doppio (da 25 mm con magnete tradizionale). La scelta del doppio tweeter anziché midrange + tweeter è stata fatta da Zanon per via dell’ottima estensione in gamma media del woofer e per assicurare elevata efficienza e potenza anche in gamma alta. Per il montaggio degli altoparlanti, l’installatore ha dovuto lavorare profondamente la portiera, con un’imponente opera di irrobustimento e insonorizzazione e un sofisticato supporto in legno e vetroresina per accogliere il non certo compatto woofer. Semplice, al limite dell’essenziale, invece, il fronte posteriore, rappresentato da una coppia di coassiali a due vie da 100 mm, anch’essi Ciare. Di contro, l’installazione è molto curata e innovativa: due supporti rivestiti in pelle posti ai lati del lunotto che fanno sembrare i coassiali i canali surround di un sistema home theater. E il subwoofer? Ovviamente non è possibile installarlo nel vano bagagli e allora Moreno ha ideato un’altra soluzione geniale, considerando soprattutto che sono stati adottati due driver da 300 mm: installazione sui fianchetti posteriori all’interno di una struttura che non solo garantisce la giusta solidità ai subwoofer, ma che fa anche da bracciolo ai passeggeri posteriori! Per quanto riguarda il pilotaggio, per forza di cose si è dovuti scendere a compromessi anche per via dello spazio a disposizione, ma è stato fatto con intelligenza. L’installatore ha scelto un quattro canali dal profilo slim ma con ottime caratteristiche di erogazione e lo ha sfruttato utilizzando due canali per il fronte anteriore e gli altri due per i subwoofer. Questi, poiché sono a doppia bobina, sono stati configurati in modo da presentare un carico di 2 Ohm e, quindi, far erogare maggior potenza all’amplificatore, 230 Watt/canale per la precisione; diversamente, i 2x145 Watt dell’altra coppia si dedicano per mezzo di un crossover passivo autocostruito al due vie anteriore. E i coassiali? Visto che in questo caso non sono chiamati a svolgere un lavoro imponente, si limitano alla sezione di potenza integrata del sintolettore, quindi poco meno di 20 WRMS per canale. Davvero suggestiva l’installazione dell’amplificatore, sul cielo della vettura, molto valida sia dal punto di vista coreografico (l’interno della 500 è interamente rivestito di pelle rosso fucsia e gialla) sia funzionale e degli ingombri. La sorgente scelta è un sintolettore DVD per garantire audio e video, quest’ultimo molto presente nell’impianto nonostante la compattezza dell’auto. Infatti, il primo monitor lo troviamo integrato nello specchietto retrovisore, piccolo (5”) ma sicuramente sufficiente a garantire una visione più che decorosa. Nettamente migliore la situazione dei passeggeri posteriori, che possono contare su una coppia di monitor widescreen 8” installati nei poggiatesta dei sedili anteriori. Si tratta di unità Alpine NTSC, scelte per via del prezzo più conveniente rispetto ai 7” PAL della stessa marca e della maggior superficie di schermo. Il problema della compatibilità di standard in questo caso non esiste, perché la sorgente è multistandard così come il monitor del retrovisore e il TVC Macrom. Infatti la 500 è dotata addirittura di un televisore LCD da 19” compatibile con l’Alta Definizione (HDTV). Dove è stato installato? Nel vano bagagli anteriore, con una staffa motorizzata e un sistema di apertura del cofano anch’esso motorizzato realizzati dallo stesso Diego. Naturalmente, per garantire un segnale video di elevata qualità a tutti e quattro i display, l’installatore ha aggiunto un amplificatore di segnale Phonocar. Completano l’installazione una superbatteria Optima, un circuito per la ricarica della stessa da rete 220V (utile per i raduni) e il rifacimento totale dell’impianto elettrico con cavi di qualità.

Conclusioni
La vettura di questo servizio non è solo simpaticissima (come il suo entusiasta proprietario...), ma anche davvero ben realizzata sul fronte dell’entertainment. L’impianto, infatti, è giustamente coinvolgente, con un audio molto efficace e un video addirittura esuberante. Moreno Zanon ha dimostrato ancora una volta le sue capacità non solo nella realizzazione dell’impianto e delle bellissime finiture, ma anche per quanto riguarda la scelta dei componenti rispettando il budget stanziato dal proprietario (scegliendo componenti dal prezzo giusto ma dalle ottime prestazioni), pienamente soddisfatto a fine lavorazioni. Dunque un plauso a questo bravo professionista friulano, che tra l’altro è impegnato in prima persona nella promozione del tuning abbinato al car entertainment. Ce ne fossero di più come lui!


LA PROVA D’ASCOLTO
Siete curiosi di sapere come suona questa 500, vero? Diciamo subito che è davvero molto gradevole, con un impatto veramente interessante nonostante l’unico ampli. L’impostazione è da monitor, nel senso dei diffusori professionali a due vie in uso in ambito professionale, quindi con una timbrica piuttosto neutra e una risposta in frequenza non molto estesa ma flat. Per intenderci, non è il tipo di impianto che farà impazzire gli audiofili per via della mancanza dei dettagli e dei sofismi acustici dei multivia complessi, ma dalla sua ha proprio questa semplicità di prestazione che piace a tutti e con ogni genere musicale. E non è poco! Molto buono il livello su tutta la gamma, senza cadute sulle medio/alte, mentre le medie colpiscono soprattutto sulle voci per via del corpo garantito dal woofer da 250 mm. Ottima anche la gamma bassa, non profondissima, ma potente e ritmata. Peccato per il fronte posteriore fiacco, ma vista la ridotta volumetria dell’abitacolo non si avvertono mancanze per quanto riguarda l’ambienza.


ELENCO COMPONENTI
Audiomedia MD-103 – sintolettore DVD/CD/MP3
Audiosystem F4 600 - amplificatore 4 x 145 WRMS/4 Ohm
Hertz HX-300D (x 2) – subwoofer 300 mm
Ciare CW-254 – woofer 250 mm
Ciare CT-262 (x 2 cp)– tweeter 25 mm
Ciare CX-102 – coassiale 2 vie 100 mm
Alpine TVE-T850 (x 2) – monitor LCD 8”
Macrom MLCO-19V – tvc LCD 19”
Hardstone MM-050 – monitor LCD 5” da retrovisore
Optima Yellow Top – batteria speciale
Cablaggio Impact

 
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STEFY-UDINE
view post Posted on 10/1/2009, 00:59




Descrizione Impianto POLO 6N2

Vi allego sotto lo schema che mi accingo ad esporvi
Come sorgente ho una Alpine DVA-9965 collegata all’Alpine PXA-h701 in ottico con un cavo ottico G&BL ocra, niente RUX , comando il PXA dalla sorgente.
La Polo ha un doppio din nella consolle centrale e, insieme alla DVA, trova posto un monitor Skaway GM-600 dotato di tuner tv e ingressi audio video per interfacciare la dva.
Completano il parco "sorgenti" due caricatori cd: un Alpine CHA-S607 e un Alpine CHA-S624 entrambi collegati in ottico con cavi G&BL rispettivamente ocra e blu.

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Per poter permettere l'uso di più caricatori è stato necessario usare un multi ainet, un Alpine KCA-400c (che dispone di un entrata ai-net e 4 uscite ai-net) poiché il PXA ne ha solamente due, una delle quali è occupata dalla sorgente.
Per ultimo ma non meno importante, fa sempre parte delle "sorgenti" un lettore multimediale audio-video su hard disk Rapsody rsh-300 da 500 GByte dotato di uscita ottica codificata 5.1 collegata anch’essa al PXA tramite un selettore.
Dal PXA partono tutti i cavi pre della Van Den Hul D102 Mk III che portano il segnale alla sezione ampli tutta Genesis:
- Genesis Dual Mono che pilota la medio alta composta da Focal 4kslim (cavo VDH CS-122) e Technology LS29Neo(cavo VDH Clearwater) filtrati in passivo
- Genesis Dual Mono Extreme che pilota la doppia coppia di woofer Boston 6.5lf pro(cavo VDH CS-122) filtrati in attivo dal pxa
-Genesis B40 che pilota il canale centrale composto da 2 TangBand W3-871s (cavo VDH Clearwater)
- Genesis Stereo 100 che pilota il fronte posteriore composto da Boston 6.5lf pro e Technology LS29Neo (cavo audison) filtrati in passivo
- Genesis Monoblock che pilota il sub, un JL Audio 10W6v2 d-4 con bobine in parallelo e cassa chiusa da 22 litri (cavo audison)
 
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soundxx
view post Posted on 12/6/2009, 16:59





l'installazione è bella e ben curata.......come anche la mora in fondo al messaggio
:D
 
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5 replies since 5/1/2009, 11:45   5988 views
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